Glenn McDonald, data alchemist di Spotify, si è preso la briga di classificare tutti i nuovi generi musicali con l’aiuto di sofisticati software. Il risultato è stato la categorizzazione di oltre 60 milioni di pezzi per un totale di 1.387 sottogeneri.
Utilizzando uno strumento chiamato machine listening, le canzoni vengono analizzate dall’unità music-intelligence di Spotify, l’Echo Nest, basata sulle loro firme digitali per fattori come il tempo, l’acustica, l’energia, la ballabilità.
Ma la cosa più bella è la rappresentazione visiva delle sottili differenze sonore di everynoise.com: una vera e propria mappa musicale che pone i suoni meccanici in alto, organici in basso, atmosferici a sinistra ed elastici a destra.
Provare per credere! (meglio via desktop)